“Carissimi, non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio, perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo. Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne è da Dio. E ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù non è da Dio, ma è lo Spirito dell’anticristo. Voi avete sentito che deve venire e ora è già nel mondo.” 1 Giovanni 4.1-3
Il grande tema che Giovanni percorre in questa lettera è la gioia, la capacità di vivere la gioia in questo mondo. Una gioia che viene da Dio nonostante le difficoltà e gli imprevisti che possiamo incontrare.
Giovanni lo diceva chiaramente nel capitolo 1, verso 4: “Queste cose vi scriviamo perché la vostra gioia sia completa.” Questo è ciò che gli sta a cuore. Sappiamo che i fratelli a cui scriveva la lettera vivevano in un momento storico molto difficile. Il male intorno a loro, i falsi profeti, la persecuzione che affrontavano erano qualcosa di reale. Però Giovanni dice che in questa situazione si può avere una gioia piena nonostante tutto.
Giovanni sottolinea nei primi tre capitoli un paio di aspetti importanti e fondamentali:
Giovanni, però, mette anche in guardia i credenti del primo secolo: devono camminare e vivere sulla base di questa realtà, non di altre. Devono vivere la comunione e il fatto di essere figli di Dio. E come si vive? Lui indicava tre cose importanti:
Il capitolo 4 inizia come proseguimento della fine del capitolo 3, dove si diceva:
“Da questo conosciamo che egli rimane in noi dallo Spirito che ci ha dato.”
Qui Giovanni prosegue, come a dire che possiamo affrontare le questioni più importanti della fede con l’aiuto dello Spirito di Dio e della sua presenza.
In questo contesto di falsi profeti e falsi insegnanti, c’era la tentazione di squilibrare la relazione con Dio, staccandola dalla verità della Parola di Dio e facendo forza su l’enfasi emotiva e sui sentimenti, anziché sulla Parola di Dio. Alcune persone rivendicavano una forte autorità davanti a Dio, affermando di essere guidate dallo Spirito di Dio, e desideravano dare insegnamenti, esortazioni, definizioni e dottrine.
La spinta del Signore, per bocca di Giovanni, è quella di salvaguardare l’insegnamento dell’autorità apostolica. Il Signore ha dato ai Dodici l’autorità di insegnare la sana dottrina, i fondamenti. Questo deve essere preservato. Nei versetti 2 e 3 del capitolo 4, Giovanni sottolinea che è importante rimanere agganciati a ciò che è stato insegnato dagli apostoli e che viene confermato dalla presenza dello Spirito di Dio.
La prova definitiva per tutti coloro che professano o insegnano il cristianesimo è il loro rapporto con il Signore Gesù Cristo:
“Da questo potete conoscere lo spirito di Dio. Ogni spirito che confessa che Gesù Cristo è venuto nella carne è da Dio. E ogni spirito che non confessa che Gesù Cristo è venuto nella carne non è da Dio.” 1 Giovanni 4.2-3
Abbiamo un punto fermo molto preciso: il Signore Gesù Cristo è il centro, è essenziale per la fede cristiana. Non c’è qualcos’altro che possa occupare il suo posto.
Lo Spirito Santo ci Guida verso Cristo, Liberandoci dal Misticismo. Non cerchiamo una spiritualità indefinita, ma cerchiamo la Parola di Cristo. Lo Spirito Santo ci Guida alla Parola di Dio, preservandoci dai falsi insegnamenti
L’insegnamento dell’anticristo non è una negazione di Cristo, ma una rappresentazione errata e distorta di Cristo. Giovanni ne parlava nel capitolo 2, verso 19:
“Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma sono usciti affinché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.”
Questi anticristi erano nella Chiesa, erano sorti al suo interno, eppure Giovanni afferma che il loro insegnamento era tale da dimostrare che non credevano veramente in Gesù Cristo.
Vorrei citarvi tre persone che hanno fondato movimenti con insegnamenti distorti riguardo a Cristo:
Joseph Smith (Mormoni): Frequentava chiese presbiteriane e metodiste. Affermò di aver ricevuto una parola rivelata direttamente dal cielo, dando origine al movimento dei Mormoni, che non hanno nulla a che fare con Gesù Cristo come vero Dio.
Charles Taze Russell (Testimoni di Geova): Frequentava una chiesa evangelica presbiteriana. Ricevette una “rivelazione” e pubblicò il libro “Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture”, dando origine al movimento dei Testimoni di Geova, i quali non credono che Cristo sia Dio fatto uomo, vero Dio e vero uomo.
David Berg (Bambini di Dio): Frequentava una chiesa pentecostale e si unì al movimento Teen Challenge. Creò poi il movimento dei “Bambini di Dio”, che propone una lettura personale della Parola di Dio e ha avuto esiti deleteri.
Questi esempi dimostrano come, pur partendo da contesti cristiani, si possa predicare “un altro Gesù”, diverso da quello che troviamo nella Parola di Dio, vero uomo e vero Dio, come dice Paolo:
“Se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, voi lo accettate.” 2 Corinzi 11:4
Giovanni ci dà risposte chiare nella Parola di Dio per prestare attenzione a chi parla di Cristo. Dobbiamo ascoltare, ma non prendere sempre per buono ciò che sentiamo. Dobbiamo analizzare, come i Bereani negli Atti degli Apostoli, che dopo aver ascoltato la predicazione, andarono a verificare nella Parola di Dio (Atti 17.11).
Il punto centrale di questa epistola di Giovanni è che dobbiamo continuare a credere a ciò che gli apostoli hanno predicato. Paolo in Efesini 2:20 dice che la Chiesa è edificata “sul fondamento degli apostoli e dei profeti”. Tutti gli insegnamenti devono derivare da lì.
Paolo esorta a non avere mezze misure nell’ascoltare e nell’analizzare chi parla di Cristo, perché l’importante è che sia annunciato il vero Vangelo:
“Anche se noi o un angelo del cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema.” Galati 1:8
Dobbiamo giudicare l’insegnamento non sulla base dell’esperienza che provoca o di un modo di parlare spettacolare, ma sul criterio che sia conforme alla Parola di Dio, al Nuovo Testamento, e che abbia come centro la persona e l’opera del Signore Gesù Cristo.
Lo Spirito di Dio ci guida nel preservarci dal misticismo e dal distacco dalla realtà, ma anche nello scoprire e discernere i falsi insegnamenti.
Lo Spirito Santo ci guida anche nella comprensione dell’opera di Dio: l’incarnazione. Questo è fondamentale da riconoscere, come detto nel verso 2:
“Da questo conoscete lo Spirito di Dio: che Gesù Cristo è venuto nella carne.”
Gesù Cristo è una persona con due nature: divina e umana. Nei capitoli precedenti di questa lettera, c’erano falsi insegnanti che dicevano che Gesù Cristo non era vero Dio. Un esempio è Cerinto, il quale insegnava che Gesù era un uomo che ricevette il Cristo eterno al battesimo, e che questo “Cristo” lo abbandonò prima della crocifissione, lasciando morire un uomo normale.
Molte delle sette che abbiamo menzionato dicono la stessa cosa: Gesù non è Dio, o è un “Dio più piccolino”. Giovanni, invece, afferma che Gesù Cristo ha due nature in una sola persona: l’incarnazione. Ha preso forma di un uomo, essendo vero Dio e vero uomo. E sottolinea che è “venuto”, non “nato”, indicando che esisteva altrove prima di venire dal cielo. Giovanni ci dice che fin dal principio Gesù era così.
Questi eretici anticristi professavano questa divisione, o addirittura che Gesù non era veramente un uomo, ma un angelo che appariva e scompariva. Ma Giovanni afferma:
“La Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo tra di noi” Giovanni 1:14
Se Cristo fosse come dicono questi falsi insegnanti, staremmo credendo a una storia senza significato. Ma noi che crediamo nel Signore Gesù e abbiamo abbracciato la sua venuta nella nostra vita, possiamo dire con certezza che Cristo è veramente Dio fatto uomo.
Il Nuovo Testamento è fondamentale per precisare l’incarnazione. Nella lettera agli Ebrei, è scritto che il Signore Gesù è stato fatto un po’ inferiore agli angeli affinché gustasse la morte per tutti noi. (Ebrei 2.9) Egli ha assunto su di sé questa natura umana, pur essendo di natura divina, affinché potesse morire e pagare i nostri peccati. Il fondamento della nostra vita cristiana è qui, nella Parola di Dio, nell’incarnazione del Signore Gesù Cristo.
Lo Spirito Santo ci è stato dato affinché potessimo comprendere queste cose. Lui ci ha rivelato queste verità, e le possiamo comprendere, a differenza di altri, perché lo Spirito di Dio ha aperto la nostra mente. Dobbiamo tenerci radicati e saldi nella Parola di Dio e nell’opera che Cristo e lo Spirito di Dio hanno compiuto. Lo Spirito Santo è venuto per dirigere la nostra attenzione verso Cristo. Come dice 1 Corinzi 1:30, Cristo Gesù “è stato fatto da Dio per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione.”
Rimaniamo ancorati alla Parola di Dio, facciamo buon tesoro della presenza dello Spirito Santo in noi e lasciamoci ammaestrare da Lui attraverso la Parola di Dio. Dobbiamo confrontare quotidianamente i nostri pensieri, i libri che leggiamo e le cose che ascoltiamo con la Parola di Dio, perché ci sono molti falsi profeti che vogliono sviarci.
Vogliamo dare al Signore Gesù Cristo tutta la gloria. Lo riconosciamo come il Dio fatto uomo che è morto e risorto per noi a motivo dei nostri peccati. Proclamiamo la sua morte, la sua resurrezione e la sua sufficienza per noi finché tornerà. Che Dio ci aiuti a mantenere salda questa parola che Lui, per la grazia di Dio, ci ha donato.